Porca Diaz
Care forze antireazionarie e ribelli sappiate che da giovedì 4 febbraio è uscito il fumetto “Una notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova”, Edizione Guanda, di Christian Mirra, aquisitelo.
Un' avvenimento atroce della storia recente italiana, che ha permesso a dirigenti della polizia come Manganelli e De Gennaro di fare carriera e restare impuniti.
SERVI DEI SERVI DEI SERVI DEI SERVI
Sul blog dell' autore trovare anche l' intervista fattagli su Rai Tre, e anche i tagli alle risposte più sgradite alla censura mediatica.
Scrivo una breve appendice in aggiunta a questo post.
Di questi giorni è la notizia di cui riporto uno dei titoli qua di seguito.
Genova G8.A Bolzaneto ci fu tortura. Ora tocca alla “macelleria” alla Diaz
Un' avvenimento atroce della storia recente italiana, che ha permesso a dirigenti della polizia come Manganelli e De Gennaro di fare carriera e restare impuniti.
SERVI DEI SERVI DEI SERVI DEI SERVI
Sul blog dell' autore trovare anche l' intervista fattagli su Rai Tre, e anche i tagli alle risposte più sgradite alla censura mediatica.
Scrivo una breve appendice in aggiunta a questo post.
Di questi giorni è la notizia di cui riporto uno dei titoli qua di seguito.
Genova G8.A Bolzaneto ci fu tortura. Ora tocca alla “macelleria” alla Diaz
Labels: antireazionaria, attualità, censura, Diaz, fumetti, polizia, ribelli, storia
1 Comments:
Diaz/ Condannati in appello vertici polizia,da Gratteri a Luperi
10:47 - CRONACA- 19 MAG 2010
Diaz/ Condannati in appello vertici polizia,da Gratteri a Luperi
Agnoletto: Ora rimuoverli dagli incarichi ed espellerli dal corpo
Roma, 19 mag. (Apcom) - Ribaltata in appello la sentenza sulle responsabilità dei vertici della polizia e degli agenti che parteciparono all'irruzione nella scuola Diaz di Genova, durante il G8 del 2001. Nella tarda serata di ieri, dopo tredici ore di consiglio, i giudici della Corte d'Appello hanno comminato 100 anni di reclusione per 25 dei 27 imputati. Con la stentenza - spiega il Corriere della Sera - Francesco Gratteri, attuale direttore dell'anticrimine, all'epoca direttore dello Sco (Servizio centrale operativo della polizia), è stato condannato a 4 anni di reclusione; come anche Giovanni Luperi, oggi responsabile dei servizi di sicurezza Aisi, all'epoca all'Ucigos; 3 anni e 8 mesi a Gilberto Caldarozzi, oggi direttore Sco. Gratteri, Luperi e Caldarozzi sono stati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni. Condannati anche l'ex capo della Digos di Genova Spartaco Mortola, mentre l'allora capo del settimo nucleo del Reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini, già condannato in primo grado a 4 anni, ha visto la pena aumentata a 5. Gli uomini del settimo nucleo sono stati tutti condannati anche per lesioni gravi. L'agente che disse di essere stato accoltellato da un no-global mai identificato, Massimo Nucera, è stato condannato per falso. Esce dal processo per prescrizione Michelangelo Fournier, il commissario che aveva parlato di "macelleria messicana" per descrivere l'intervento della polizia alla Diaz. Unico assolto, invece, Michele Burgio, uno dei due poliziotti accusati di aver portato le bombe molotov nella scuola. L'altro agente, Massimo Troiani, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi come unico responsabile dello stesso fatto. In una nota Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa social forum nel 2001 a Genova, e Antonio Bruno, consigliere comunale a Genova e membro del Gsf, chiedono che "ora tutti i condannati siano immediatamente rimossi dai loro incarichi ed espulsi dalla polizia. Non è accettabile che la difesa della Costituizione, della libertà e della sicurezza dei cittadini sia affidata a chi è stato riconosciuto responsabile dal tribunale di reati estremamente gravi". "Con la condanna dei massimi dirigenti della polizia presenti quella notte davanti alla Diaz il tribunale ha riconosciuto le responsabilità della catena di comando di chi ordinò, senza alcun motivo, l'assalto alla scuola Diaz".
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