Comics Magno 2009
Enormi le dimensioni di questa fiera, e siccome a Lucca non si può prendere tutto ciò che si vuole, a mala pena riesco a recuperare quello dell' anno prima, come ho fatto già fatto per la scorsa edizione segnalerò tutto quello che ho visto di bello ma è restato dove l' ho visto.
Uno strumento indispensabile per stilare questa riepilogo è stata la mappa online dei Comics (anzi avrei avuto bisogno anche di quella dell' anno scorso) che consiglio di consultare, è fatta molto bene.
La prima cosa che segnalo, la prima che ho lasciato li sullo stand di Fumo di China è Incubo Hynn-Phaer di Roberto Bonadimani, un' avventura di fantascienza virata al rosa, cioè con protagoniste femminili, gemma del miglior stile d' autore anni '70.
Da reperire assolutamente anche il resto della saga firmata da Bonadimani edita come il volume citato, da Dada Editore, cercate nelle news (link nell' immagine), e qua.
Una raccolta di Zora, che mi sembra questa, ma è poco probabile, che ho trovato tra gli stand degli antiquari, credo nello stand della DNE, dove si trovano sempre cose bellissime, ma non sono certo nemmeno che sia quello, e la mappa dei Comics non mi aiuta.
E poi allo stesso stand c' era anche questo bel fumetto di quel vecchio porcone di Georges Pichard, purtroppo anche qua non riesco a ricordare di cosa si trattava, ho lasciato passare una settimana e non me lo ricordo più, mi sembrava una copertina più casta del solito di una ragazza in costume al mare.
Invece questo me lo ricordo bene, Proverbi afghani di Filippo Scozzari, edito dalla Grrrzetic
Quando l' ho visto l' ho bocciato, perchè non mi sembrava niente di nuovo, ma poi ripensando a Scozzari ho capito che averlo evitato è proprio uno sbaglio, e adesso sono curioso di vedere meglio di cosa si tratta.
Antonio Rubino: Gli anni del Corriere dei Piccoli BlackVelvet.
Il classico riletto dai moderni, c'è anche Tuono Pettinato
Mitico Tuono, ho dovuto lasciargli una delle sue serigrafighissime 2, quella di Jerry Only, la potete vedere sul blog, spero di ritrovarla da qualche parte.
Un' altra cosa super divertente, ma scartata ingiustamente dopo il primo impatto a pelle è Papa Nazingher, di Alessio Spataro della Purple Press.
Dello stesso autore a Lucca hanno presentato La Ministronza, ed è notizia proprio questi giorni il suo successo non solo in fiera ma anche tra i politici più in vista, l' ex nazional alleato Fini in primis che è corso in difesa della Ministronza.
Per me il problema con questi fumetti è che se vedo in copertina dei personaggi così orribili diventa molto difficile interessarmi anche minimamente al contenuto, tutt' ora nonostante abbia capito il grande livello di questi due fumetti, non ho ancora concepito l' idea di mettere in conto il fumetto della Ministronza.
Questa vignetta è comicissima!
Proseguendo dirò che voglio anche procurarmi il volumone omnia di Silver Surf(o omnibus, nome della collana della Marvel...sembra il nome di una navetta a motore elettrico).
Già tempo fà avevo iniziato a cercare un po di storia e vignette sul personaggio, tanto da farne uno dei supporter del myspace Milton House, con tanto di vignetta enunciativa, adesso riscopro un desiderio un po sopito grazie al richiamo di John Buscema, autore dei disegni di quest albo, e probabilmente il mio preferito anni '60, '70 per quanto riguarda la mainstream fumettistica.
E sempre di Buscema, una doppia raccolta La spada selvaggia di Conan.
La carica retrò, pesantemente trash, unita poderosa matita del maestro dell' anatomia trasformata in azione, accendono in me passioni sfrenate.
Infine per concludere una cosa che forse è più scontata delle altre ma che per me acquista un valore particolare, Devil Rinascita Edizione Delux.
Questo classico del fumetto per me ha anche un valore affettivo importante, si tratta infatti del primo grande amore per il fumetto, le prima fiamme sono stati i Ronfi e la Pimpa, e della prima serie a che ho iniziato a collezionare, quando lo comprai nel 1991 (!!!) era pubblicato nella seconda parte di Fantastici Quattro della Star Comics.
I Fantastici Quattro sono stata un' altra mia grande passione, ma quella storia di Devil, parlo di quella pubblicata nel numero 39 del albo Star Comics, che iniziava con una voce nel buio di un' uomo ferito piegato su se stesso in un vicolo freddo in mezzo alla spazzatura, mi diede in un' attimo tutta la grandezza della narrativa a fumetti, e tutta la potenza dell' evocazione lirica per immagini.
Da quel momento ogni settimana c'era un fumetto nuovo sulla cassapanca in corridoio dove mettevo i miei fumetti, che poi diventarono varie pile di varie serie, poi inziarono a prendere posto sulle mensole, montate apposta per la bisogna in camera mia, e adesso non so più dove metterli, la libreria è diventata una specie di Tetris, dove cerco di incastrare i fumetti alla meglio.
Le serie storiche sono negli scatoloni in cantina, ma non riuscirei mai a disfarmene a o venderle.
Vorrei concludere questo post, frutto di un lunga gestazione, proponendo alcune letture online, prese da vari blog che discutono dell' evoluzione che i Comics di Lucca hanno subito negli anni, con alcune considerazione sullo smarrimento di valore culturale di quest evento che si avvicina ai 50 anni di età.
Rinaldo Traini, La “Lucca” che non c’è più
Ma a chi la vuoi raccontare?
e il più interessante l' articolo da Global Proget su Lucca Comics & Games 2009
Personalemente io rimpiango solo gli abusivi dietro al Palazzetto, che erano stati cacciati già negli ultimi anni pre-ritorno a piazza grande e dintorni. Tra le tovaglie stese sull' erba e la gente rannicchiata per terra, non ho mai trovato chi sa quali occasioni, ma era fonte di un clima di incontro e di amicizia istintiva tra appassionati che oggi si è fatto da parte, ma non voglio essere critico più di tanto, perchè quella condizione si è trasformata e le occasioni di incontro si sono mantenute.
La comparsa degli ultimi anni del padiglione delle edizioni indipendenti è una novità importante, sopratutto quest anno con la collocazione in Piazza Grande si rafforza una delle parti più interessanti e sincere non solo della kermesse ma di tutto il fumetto in Italia.
Forse rimpiango anche la qualità degli ospiti, ma su questo devo glissare perchè negli ultimi anni ho molto meno tempo per star dietro a tutti gli appuntamenti e gli incontri, ricordo schizzi eseguiti da Monkey Punch, o John Byrne incazzato che metteva materialmente in fila i suoi fans, me compreso, a colpi di panzate! (ahahah).
Chiosa finale, l' appuntamento a Bologna per la mostra di Miguel Angel Martin,Sicotronic Records. Musiche cerebrali per cervelli troppo umani.
In mostra dal 19 novembre al 13 dicembre da Betty&Books.
Uno strumento indispensabile per stilare questa riepilogo è stata la mappa online dei Comics (anzi avrei avuto bisogno anche di quella dell' anno scorso) che consiglio di consultare, è fatta molto bene.
La prima cosa che segnalo, la prima che ho lasciato li sullo stand di Fumo di China è Incubo Hynn-Phaer di Roberto Bonadimani, un' avventura di fantascienza virata al rosa, cioè con protagoniste femminili, gemma del miglior stile d' autore anni '70.
Da reperire assolutamente anche il resto della saga firmata da Bonadimani edita come il volume citato, da Dada Editore, cercate nelle news (link nell' immagine), e qua.
Una raccolta di Zora, che mi sembra questa, ma è poco probabile, che ho trovato tra gli stand degli antiquari, credo nello stand della DNE, dove si trovano sempre cose bellissime, ma non sono certo nemmeno che sia quello, e la mappa dei Comics non mi aiuta.
E poi allo stesso stand c' era anche questo bel fumetto di quel vecchio porcone di Georges Pichard, purtroppo anche qua non riesco a ricordare di cosa si trattava, ho lasciato passare una settimana e non me lo ricordo più, mi sembrava una copertina più casta del solito di una ragazza in costume al mare.
Invece questo me lo ricordo bene, Proverbi afghani di Filippo Scozzari, edito dalla Grrrzetic
Quando l' ho visto l' ho bocciato, perchè non mi sembrava niente di nuovo, ma poi ripensando a Scozzari ho capito che averlo evitato è proprio uno sbaglio, e adesso sono curioso di vedere meglio di cosa si tratta.
Antonio Rubino: Gli anni del Corriere dei Piccoli BlackVelvet.
Il classico riletto dai moderni, c'è anche Tuono Pettinato
Mitico Tuono, ho dovuto lasciargli una delle sue serigrafighissime 2, quella di Jerry Only, la potete vedere sul blog, spero di ritrovarla da qualche parte.
Un' altra cosa super divertente, ma scartata ingiustamente dopo il primo impatto a pelle è Papa Nazingher, di Alessio Spataro della Purple Press.
Dello stesso autore a Lucca hanno presentato La Ministronza, ed è notizia proprio questi giorni il suo successo non solo in fiera ma anche tra i politici più in vista, l' ex nazional alleato Fini in primis che è corso in difesa della Ministronza.
Per me il problema con questi fumetti è che se vedo in copertina dei personaggi così orribili diventa molto difficile interessarmi anche minimamente al contenuto, tutt' ora nonostante abbia capito il grande livello di questi due fumetti, non ho ancora concepito l' idea di mettere in conto il fumetto della Ministronza.
Proseguendo dirò che voglio anche procurarmi il volumone omnia di Silver Surf(o omnibus, nome della collana della Marvel...sembra il nome di una navetta a motore elettrico).
Già tempo fà avevo iniziato a cercare un po di storia e vignette sul personaggio, tanto da farne uno dei supporter del myspace Milton House, con tanto di vignetta enunciativa, adesso riscopro un desiderio un po sopito grazie al richiamo di John Buscema, autore dei disegni di quest albo, e probabilmente il mio preferito anni '60, '70 per quanto riguarda la mainstream fumettistica.
E sempre di Buscema, una doppia raccolta La spada selvaggia di Conan.
La carica retrò, pesantemente trash, unita poderosa matita del maestro dell' anatomia trasformata in azione, accendono in me passioni sfrenate.
Infine per concludere una cosa che forse è più scontata delle altre ma che per me acquista un valore particolare, Devil Rinascita Edizione Delux.
Questo classico del fumetto per me ha anche un valore affettivo importante, si tratta infatti del primo grande amore per il fumetto, le prima fiamme sono stati i Ronfi e la Pimpa, e della prima serie a che ho iniziato a collezionare, quando lo comprai nel 1991 (!!!) era pubblicato nella seconda parte di Fantastici Quattro della Star Comics.
I Fantastici Quattro sono stata un' altra mia grande passione, ma quella storia di Devil, parlo di quella pubblicata nel numero 39 del albo Star Comics, che iniziava con una voce nel buio di un' uomo ferito piegato su se stesso in un vicolo freddo in mezzo alla spazzatura, mi diede in un' attimo tutta la grandezza della narrativa a fumetti, e tutta la potenza dell' evocazione lirica per immagini.
Da quel momento ogni settimana c'era un fumetto nuovo sulla cassapanca in corridoio dove mettevo i miei fumetti, che poi diventarono varie pile di varie serie, poi inziarono a prendere posto sulle mensole, montate apposta per la bisogna in camera mia, e adesso non so più dove metterli, la libreria è diventata una specie di Tetris, dove cerco di incastrare i fumetti alla meglio.
Le serie storiche sono negli scatoloni in cantina, ma non riuscirei mai a disfarmene a o venderle.
Vorrei concludere questo post, frutto di un lunga gestazione, proponendo alcune letture online, prese da vari blog che discutono dell' evoluzione che i Comics di Lucca hanno subito negli anni, con alcune considerazione sullo smarrimento di valore culturale di quest evento che si avvicina ai 50 anni di età.
La dichiarazione di Sergio Bonelli
Rinaldo Traini, La “Lucca” che non c’è più
Ma a chi la vuoi raccontare?
e il più interessante l' articolo da Global Proget su Lucca Comics & Games 2009
Personalemente io rimpiango solo gli abusivi dietro al Palazzetto, che erano stati cacciati già negli ultimi anni pre-ritorno a piazza grande e dintorni. Tra le tovaglie stese sull' erba e la gente rannicchiata per terra, non ho mai trovato chi sa quali occasioni, ma era fonte di un clima di incontro e di amicizia istintiva tra appassionati che oggi si è fatto da parte, ma non voglio essere critico più di tanto, perchè quella condizione si è trasformata e le occasioni di incontro si sono mantenute.
La comparsa degli ultimi anni del padiglione delle edizioni indipendenti è una novità importante, sopratutto quest anno con la collocazione in Piazza Grande si rafforza una delle parti più interessanti e sincere non solo della kermesse ma di tutto il fumetto in Italia.
Forse rimpiango anche la qualità degli ospiti, ma su questo devo glissare perchè negli ultimi anni ho molto meno tempo per star dietro a tutti gli appuntamenti e gli incontri, ricordo schizzi eseguiti da Monkey Punch, o John Byrne incazzato che metteva materialmente in fila i suoi fans, me compreso, a colpi di panzate! (ahahah).
Chiosa finale, l' appuntamento a Bologna per la mostra di Miguel Angel Martin,Sicotronic Records. Musiche cerebrali per cervelli troppo umani.
In mostra dal 19 novembre al 13 dicembre da Betty&Books.
Labels: fumetti, lucca, Milton House
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