Rattazzo
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Piero Rattazzo
Sabato scorso all’una di
notte davanti allo storico bar Rattazzo di Milano un giovane frequentatore, M., è stato aggredito da una decina di stronzi che mai si erano visti da quelle parti. Senza capire il perché, M. si è preso un pugno in faccia e qualche calcione, poi è riuscito a rialzarsi ed è scappato all’interno del bar. Piero Rattazzo, il mitico oste
settantunenne, ha cercato di difenderlo, ma questi elementi sono entrati in massa iniziando subito a rubare le bottiglie di birra dal frigorifero. Piero si è incazzato, s’è messo a urlare tentando di farli uscire con qualche spintone. Un paio di loro, i più esagitati, hanno spaccato delle bottiglie e da vigliacchi con i cocci taglienti lo hanno colpito in faccia ferendolo in maniera grave. Poi si sono dileguati...
Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà a Piero che nonostante i 35 punti di sutura alla guancia sinistra, oggi era già nel suo locale a preparare il pranzo per tutti noi...
Vi alleghiamo un brano
significativo di un’intervista a Piero Rattazzo raccolta e rielaborata
da Marco Philopat qualche anno fa.
IL PIERO
La gente deve incontrarsi, i giovani soprattutto... Che farebbero altrimenti? Chi di
noi non è stato giovane? Tutti hanno avuto il loro sacrosanto tempo per incontrarsi e divertirsi insieme... Adesso che ho cinquant’anni di carriera da oste lo so... Lo so bene... Se la gente non s’incontra va fuori di testa... E allora bisogna avere la capacità di accogliere tutti senza fare troppe storie... Ne vedo di ragazzi e ragazze con gli occhi disperati seduti in un angolo timidi timidi che magari non hanno visto nessuno per tutto il giorno e domani non vedranno ancora niente... Vengono qua per cercare qualcosa che non riescono a trovare altrove... Allora mi avvicino e chiedo cosa vogliono da bere... Che un buon calice di vino rosso fa bene anche a te... Che te lo sei meritato perché hai fatto lo sforzo di uscire da casa, di vedere altra gente... Cosa dovrei fare? Chiudere la trattoria a mezzanotte come vuole il Comune... Ma va! Neanche ci penso... Qui siamo in Ticinese, una zona molto particolare... Un vecchio quartiere popolare attaccato al centro... Le Colonne di San Lorenzo sono a meno di duecento metri da qui, cioè a un passo da Piazza del Duomo... Poi il Ticinese si apre a ventaglio lungo i navigli e comprende tutti i quartieri della periferia sud-ovest, da Rozzano a Baggio... La Barona, Corsico, Buccinasco, Trezzano... Per chi abita laggiù non è difficile raggiungere il centro, la strada per venire qui è semplice e in qualche modo accogliente, anche per i poveracci... Con i nuovi commercianti che tengono i prezzi proibitivi, tutta questa gioventù viene da me... E io dovrei cacciarli
a mezzanotte? Ma neanche se ne parla... Se sei un vero oste e ami questo mestiere, sai benissimo che le ciuche gioiose tristi o rabbiose che siano, vanno vissute almeno fino alle due di notte... Piano piano non dai più da bere ai rabbiosi e mesci abbondante per i gioiosi e pure per quelli tristi che magari si lasciano un po’ andare... È bello avere nel locale gente allegra, che ride e che scherza... Mette buon umore...
Piero Rattazzo
Sabato scorso all’una di
notte davanti allo storico bar Rattazzo di Milano un giovane frequentatore, M., è stato aggredito da una decina di stronzi che mai si erano visti da quelle parti. Senza capire il perché, M. si è preso un pugno in faccia e qualche calcione, poi è riuscito a rialzarsi ed è scappato all’interno del bar. Piero Rattazzo, il mitico oste
settantunenne, ha cercato di difenderlo, ma questi elementi sono entrati in massa iniziando subito a rubare le bottiglie di birra dal frigorifero. Piero si è incazzato, s’è messo a urlare tentando di farli uscire con qualche spintone. Un paio di loro, i più esagitati, hanno spaccato delle bottiglie e da vigliacchi con i cocci taglienti lo hanno colpito in faccia ferendolo in maniera grave. Poi si sono dileguati...
Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà a Piero che nonostante i 35 punti di sutura alla guancia sinistra, oggi era già nel suo locale a preparare il pranzo per tutti noi...
Vi alleghiamo un brano
significativo di un’intervista a Piero Rattazzo raccolta e rielaborata
da Marco Philopat qualche anno fa.
IL PIERO
La gente deve incontrarsi, i giovani soprattutto... Che farebbero altrimenti? Chi di
noi non è stato giovane? Tutti hanno avuto il loro sacrosanto tempo per incontrarsi e divertirsi insieme... Adesso che ho cinquant’anni di carriera da oste lo so... Lo so bene... Se la gente non s’incontra va fuori di testa... E allora bisogna avere la capacità di accogliere tutti senza fare troppe storie... Ne vedo di ragazzi e ragazze con gli occhi disperati seduti in un angolo timidi timidi che magari non hanno visto nessuno per tutto il giorno e domani non vedranno ancora niente... Vengono qua per cercare qualcosa che non riescono a trovare altrove... Allora mi avvicino e chiedo cosa vogliono da bere... Che un buon calice di vino rosso fa bene anche a te... Che te lo sei meritato perché hai fatto lo sforzo di uscire da casa, di vedere altra gente... Cosa dovrei fare? Chiudere la trattoria a mezzanotte come vuole il Comune... Ma va! Neanche ci penso... Qui siamo in Ticinese, una zona molto particolare... Un vecchio quartiere popolare attaccato al centro... Le Colonne di San Lorenzo sono a meno di duecento metri da qui, cioè a un passo da Piazza del Duomo... Poi il Ticinese si apre a ventaglio lungo i navigli e comprende tutti i quartieri della periferia sud-ovest, da Rozzano a Baggio... La Barona, Corsico, Buccinasco, Trezzano... Per chi abita laggiù non è difficile raggiungere il centro, la strada per venire qui è semplice e in qualche modo accogliente, anche per i poveracci... Con i nuovi commercianti che tengono i prezzi proibitivi, tutta questa gioventù viene da me... E io dovrei cacciarli
a mezzanotte? Ma neanche se ne parla... Se sei un vero oste e ami questo mestiere, sai benissimo che le ciuche gioiose tristi o rabbiose che siano, vanno vissute almeno fino alle due di notte... Piano piano non dai più da bere ai rabbiosi e mesci abbondante per i gioiosi e pure per quelli tristi che magari si lasciano un po’ andare... È bello avere nel locale gente allegra, che ride e che scherza... Mette buon umore...
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